venerdì 29 gennaio 2010

Pazzo (presunto)!


Il pazzo che andava contromano in autostrada, era veramente pazzo? O erano gli altri ad esserlo? C'era qualcuno, super partes, a controllare che, effettivamente, non fossero gli altri ad aver imboccato la via al contrario?
E se quel tizio che diceva di essere stato rapito dagli alieni, lo fosse stato veramente? O se la sua fosse una mezza verità? La distorsione di un accadimento, più plausibile, emotivamente traumatico? Sarebbe comunque una mezza verità, non una totale panzana. Chi può dirlo?
Se la voce degli ubriachi non fosse solo la voce di uomini senza gloria, di uomini persi ma fosse la voce di uomini con una storia, uomini in cerca di un sogno che ormai, inconsciamente, sanno essere perso per sempre?
Michele o' pazzo era veramente pazzo nel credere in un mondo più giusto e più vero?
Si potrebbe andare avanti, e poi ancora e ancora e ancora e poi di nuovo, ancora.
Chi può sentirsi portatore di verità assoluta? Forse uno c'è stato, tanti anni fa; ma solo lui. A nessun altro è concesso, mancando effettivamente le capacità per meritare tale appellativo, non perchè l'abbia deciso io: non è, certamente, prerogativa dell'essere umano, in quanto tale.
E allora perchè diciamo che il pazzo era l'unico a percorrere la strada nel senso opposto a quello preso da tutti gli altri? E se i pazzi fossero essi? La verità, la giustizia, non sono tali solo in quanto sostenute da "molti"; non sempre. I nazisti non erano nel giusto, ce lo dice la storia, anche se erano in molti. I conquistadores sbarcati nel nuovo mondo, non erano portatori di verità e non agirono in modo etico (per usare un eufemismo), benchè fossero in tanti.
E allora, anche se tutti mi additano come il pazzo contromano in autostrada, io porto comunque avanti le mie convinzioni, conscio di poterle supportare con ottime motivazioni, forti e maturate nel corso degli anni, insieme al mio spirito. Io, solo, contro tutti. Perchè essi, poveri, non sanno che da solo sono più forte: io so stare da solo, so pensare da solo, sto bene da solo.
Forse è vero mamma, forse hai ragione tu: hai (o, meglio, avete) creato un mostro.

photo: loneliness, by R.W. Jenkins

giovedì 15 gennaio 2009

Ah, beh..allora..


Ho sonno. Ho facebook. Ho ebay. Ho il blog. Ho i forum... Ho sonno.. Goya (Goya??) diceva che il sonno della ragione genera mostri: bravo Francisco..
Uff...Dormire o non dormire? Il sonno della ragione può "essere" anche da svegli..
Ho tante cose. Mi mancano..tante cose.
Torno dopo 5 mesi, sono un'altra persona? Probabile.. Sono la stessa persona? Sì, forse..

Ho tante cose e tante cose mi mancano. Come tutti. Come nessuno.

martedì 5 agosto 2008

La quiete apparente..


..prima della tempesta? Chi lo sa.. ormai la parola "certezza" ha perso ogni significato. Da qualche giorno mi sento sensibilmente "meglio", ovvero non sto bene ma sono diverso. E' un buon segno? Ripeto, non lo so, non so neanche se sia un segno. Forse è l'aria delle ferie che per molti stanno arrivando che mi contagia, mi rende un poco partecipe di questa gioiosità estiva che è nell'aria..
Riesco a prendere con più leggerezza i fatti e le cose che prima mi facevano soffrire, forte di una nuova speranza che presto le cose, in un modo qualsiasi, cambieranno. Spero non resti solo una speranza..
Ora è tardi, è tempo che mi ritiri, domani, stranamente, sveglia presto..
Buonanotte a tutti.

lunedì 21 luglio 2008

Il significato delle "cose"


Niente, nulla di tutto ciò che mi circonda, dai semplici oggetti alle azioni agli eventi, ha più lo stesso significato di "prima"..
Prima, quando ero una persona come tante, una persona normale.
Adesso è terribile non poter più gioire per un bacio dato dalla mamma perchè esso, in sè, non rappresenta più nulla in relazione alla confusione immensa che ho dentro, non poter più apprezzare un tramonto di Luglio, dopo una lieve pioggerellina estiva, quando le nuvole lasciano il posto al rossore infuocato del sole che se ne va a dormire dietro ai monti.. Non riuscire più a cogliere la soddisfazione di posare le proprie stanche membra la sera nel lettone, dopo una lunga giornata e tirare un sospiro, come per dire "anche oggi è finita".. è terribile.
Vivere una vita sterile a livello sentimentale è terribile, è la peggiore delle punizioni anche se, sappiamo, non ci è inflitta da nessuno se non da noi stessi, seppure non vogliamo, anzi, faremmo volentieri a meno.
Il dolore: solo lui resta, inevitabilmente, a farci compagnia, a logorarci, per forza di cose, a mangiarci piano piano, a farci desiderare di sparire, di non essere mai nati, PUF!! E tutto passa.
Troppo facile, direbbe qualcuno... e allora si lotta, ogni giorno, contro il male, contro il mostro che abbiamo dentro, cercando almeno di sopravvivere se non di vincere addirittura la battaglia..
Ma lottare quando già si è sofferenti è ancora più duro, è ancora più devastante, crea, se possibile, altro dolore, un dolore diverso, di un altro tipo ma pur sempre dolore.
Dolore su dolore, sofferenza su sofferenza: per cosa poi? Per qualcosa che non esiste nemmeno fisicamente, non è un uomo, non è un oggetto, forse non è neanche un avvenimento.... forse è un modo di essere.. si torna sempre lì.. forse la lotta è contro se stessi, contro TE stesso.
A nessuno mai auguro di trovarsi così, come sono io ora.
Vi voglio bene, ciao.

venerdì 18 luglio 2008

Tanto da dire, poco da scrivere


Sono ancora in blocco, avrei tante, tante cose da dire, tante emozioni da descrivere, tanti stati d'animo da fissare, da condividere, da provare a spiegare per esorcizzarli, liberarmene. Ma sono ancora bloccato, ancora "chiuso per tristezza"..
Spero passi presto.. che tutto passi presto. Lo spero davvero.
Ci aggiorniamo..grazie a tutti.

venerdì 11 luglio 2008

Tristezza..


Sì, oggi sono triste. Non vedo la luce in fondo al tunnel. So che c'è, e questo mi salva dal disastro, ma non riesco a vederla.
Mi scuso, mi scuso con tutti per questi post "esigui" , minuti, striminziti.. ma non ho nemmeno la forza di scrivere, di mettere in riga 2 idee e buttarle giù.
Spero in tempi migliori, so che ci saranno, io non mi arrendo.. sono stremato, è più facile per me non credere più a un possibile recupero, ma non mi arrendo, non voglio, non posso.
Un saluto a tutti coloro che leggono, vi voglio bene.

lunedì 7 luglio 2008

Sirio è morto...


...e con lui le mie speranze di prendere l'agognato diploma..
Molti non capiranno, l'essenza è, comunque, che la depressione permane e, anzi, aumenta.
Inizio a credere nel destino e nella predestinazione.
Amen.